Ci sono tanti luoghi in cui possiamo trovare ispirazione, anche davvero “poco probabili”.
Uno di questi è proprio accanto al nostro letto. Già perché lì c’è un piccolo angolo che ospita tantissimi… libri sul comodino!
Testi che abbiamo già letto, che vorremmo leggere e che, probabilmente, non leggeremo mai. Purtroppo essere lettori comporta delle scelte!
Ma quelli che trovate sul comodino di Writers and Readers sono letti e approvati da noi per stimolare immaginazione e creatività, riflettere sulla scrittura e il linguaggio, o semplicemente svagarsi un po’.
Questa volta abbiamo raccolto 7 libri sul comodino, pronti a scoprirli?
“Manuale di Storytelling: Raccontare con efficacia prodotti, marchi e identità d’impresa” di Andrea Fontana, edito da Rizzoli Etas.
Che cosa fa una impresa per lanciare un prodotto nei mercati saturi? Racconta una storia.
Che cosa facciamo quando andiamo a un colloquio di lavoro? Raccontiamo storie.
Che cosa fanno i dipendenti nelle aziende per riconoscersi in una identità d’impresa? Si raccontano storie.
La nostra vita quotidiana è costantemente avvolta da una rete narrativa che filtra le nostre percezioni, stimola i nostri pensieri, evoca le nostre emozioni, eccita i nostri sensi, determinando azioni di adesione e acquisto.
Perché ve lo consigliamo? Perché questo libro ci porta alla radici dello storytelling. Tutto inizia da qui, dal chiederci che storia vogliamo raccontare e a chi.
“Il soccombente” di Thomas Bernhard, edito da Adelphi.
A un corso di Horowitz, a Salisburgo, si incontrano tre giovani pianisti. Due sono brillanti, promettenti.
Ma il terzo è Glenn Gould: qualcuno che non brilla, non promettente, perché è. Una magistrale variazione romanzesca sul tema della grazia e dell’invidia, di Mozart e Salieri, ma ancor più sul tema terribile del “non riuscire a essere”.
Perché dovrebbe finire tra i vostri libri sul comodino? Per scoprire quanto musica e scrittura siano in armonia.
“Serendipità” di Telmo Pievani, edito da Raffaello Cortina Editore.
Quante volte ci è capitato di cercare qualcosa e trovare tutt’altro? Una compagna, un compagno, un lavoro, un oggetto. Agli scienziati succede spesso: progettano un esperimento e scoprono l’inatteso, che di solito si rivela assai importante.
Questo affascinante fenomeno si chiama serendipità, dal nome della mitica Serendippo da cui, secondo una favola persiana, tre principi partirono all’esplorazione del mondo. Nella storia della scienza molte grandi scoperte sono avvenute così.
Qui però non troverete la solita lista di aneddoti, dalla penicillina ai raggi X, da Cristofor Colombo al forno a microonde. Le più sorprendenti storie di serendipità svelano infatti aspetti profondi della logica della scoperta scientifica. Non è solo fortuna: la serendipità nasce da un intreccio di astuzia e curiosità, di sagacia, immaginazione e accidenti colti al volo.
La serendipità, soprattutto, ci svela che non sapevamo di non sapere.
Perché leggerlo? Perché ci porta in una dimensione da “mille e una notte” ma ancora più leggendaria e fantastica, sconosciuta ai più.
“Tribù” di Seth Godin, edito da Roi Edizioni.
È nella natura umana cercare delle tribù alle quali sentirsi legati, siano esse religiose, etniche, economiche, politiche o musicali. Internet ha eliminato le barriere geografiche, e ridotto i costi e il tempo, offrendo a chiunque gli strumenti per dare avvio a un nuovo movimento.
Con la sua tipica arguzia e il suo talento narrativo, Godin presenta i tre semplici elementi che permettono a chiunque di fondare una tribù: il desiderio di cambiare le cose, la capacità di connetterne i membri e la volontà di guidarla.
Perché dovreste aggiungerlo alla vostra lista “prossime letture”? Perché ogni scrittore necessita della sua tribù, del pubblico di lettori fedeli al suo contenuto e questo libro vi spiega come costruirla.
“La scoperta della lentezza” di Sten Nadolny, edito da Garzanti.
A dieci anni, John Franklin (1786-1847), colui che sarà destinato a diventare uno dei più grandi esploratori artici inglesi, non riesce ancora ad afferrare la palla che gli lanciano i compagni.
Capisce, non capisce. Rimugina parole. Stenta a esprimersi. Un disadattato, si direbbe.
Eppure John riflette, accumula nella memoria, costruisce dentro di sé, lentissimamente, una sicurezza incrollabile.
Perché ve lo consigliamo? Perché la lentezza è necessaria anche alla scrittura e fa scoprire aspetti che la velocità non vede.
“Moon Lake” di Joe R. Lansdale, edito da Einaudi.
Daniel ha solo quattordici anni quando una sera di ottobre la sua infanzia naufraga nelle acque buie del Moon Lake. Per tutto il tempo la verità è rimasta nascosta sotto lo scintillio della luna. Ma adesso, per «Danny», è arrivato il momento di dare un senso al suo dolore.
Il libro perfetto per chi ama “la meta-narrativa”.
Perché? Perché “Moon Lake” è il perfetto esempio di una storia nella storia: le avventure di Daniel Rusell si intrecciano con quelle della cittadina nascosta dalla nuova diga. E come sempre le immagini che crea Lansdale sono dei quadri dipinti con le parole.
Questo autore ci piace tantissimo, tanto da dedicargli un’intera serata: potete leggere il riassunto sul blog.
“I racconti del libraio” di Martin Latham, edito da Rizzoli.
L’amore per i libri ha sempre superato ogni ostacolo, la passione per la lettura non si arresta nemmeno di fronte alle prove più ardue; basti pensare alle vicende dei volumi costretti alla clandestinità, come le opere di Solzenicyn fotocopiate in segreto negli uffici del Cremlino o le copie della Fattoria degli animali di George Orwell conservate in un nascondiglio a Berlino Est.
Attraverso un caleidoscopio di citazioni, aneddoti e ritratti di personaggi indimenticabili, Martin Latham ci racconta la storia della nostra ossessione per i libri, in tutte le sue infinite sfumature.
Un motivo per leggerlo? Per scoprire l’origine della nostra ossessione per i libri.
Siamo già arrivati alla conclusione: questi sono i libri sul comodino che volevamo consigliarvi oggi, oscillando tra ispirazione e curiosità.
Secondo noi non possono mancare nelle vostre librerie (digitali o fisiche).
Ne avete già letto qualcuno? Oppure tutti questi titoli vi suonano nuovi e non vedete l’ora di cominciare? Commentate qui sotto, siamo curiosi di sapere cosa ne pensate!
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