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A lezione di scrittura da Joe R. Lansdale

Joe Richard Harold Lansdale, conosciuto ai più come Joe R. Lansdale è uno scrittore americano. La peculiarità di molte delle sue storie è che sono ambientate vicino a Nacogdoches, la cittadina dove ha vissuto fin da piccolo. Lì, in quel Texas che non sembra il solito Texas fatto di cactus e deserto, lungo il fiume Sabine, pieno di strane leggende, si svolgono le storie che Lansdale ci racconta che prendono forma di romanzi, fumetti, storie di fantascienza, sceneggiature e serie tv.

La sua produzione come autore è molto importante e ogni anno che passa si avvicina sempre di più ai 50 romanzi.

Lansdale è una figura molto eclettica e arriva a creare anche un proprio stile di arti marziali e a fondare una propria scuola, Maverick Kenpo.

Perché abbiamo scelto di dedicare a questo autore uno dei nostri incontri di Writers And Readers?

Perché la sua scrittura ha qualcosa di particolare e lo lasciamo raccontare attraverso alcune frasi estrapolate proprio dai suoi romanzi:

Per esempio, dal libro “Una stagione selvaggia”, abbiamo scelto queste tre frasi:

  • Il cielo era piatto come una lastra di ardesia.
  • Io cercavo di sembrare simpatico ma un po’ ottuso, come un cane a una conferenza di fisica nucleare.
  • Avevo cercato di farle avere un orgasmo, ma era stato come tentare di conquistare l’Everest in bermuda.

Dal libro “Acqua buia” queste sono delle citazioni che ci hanno colpito:

  • Col ventre che gli rimbalzava come un cane in festa.
  • I lavori – soprattutto per le donne – erano diventati rari come i serpenti a sonagli battezzati.
  • Sapessi dov’è quel denaro gli sarei già sopra come il tanfo sul cadavere di un opossum.
  • Una vecchia poltroncina imbottita accanto al letto, che sapeva di vecchio e umido come una nonna bagnata.
  • Il ragazzino era defunto come le notizie dell’anno passato.
  • Terry era sempre privo di sensi, ed era caldo di febbre come il culo del diavolo.

Dal libro “Il mambo degli orsi” vi invitiamo a osservare queste espressioni:

  • Le sue dita si flettevano intorno all’arma, rendendomi nervoso come un agnello a un barbecue.
  • Aveva un sorriso contagioso come la sifilide.
  • i tergicristalli spazzavano la pioggia come la vittima di un annegamento che tenti di camminare sull’acqua.

Da “Sangue e limonata” abbiamo scelto queste due frasi:

  • Incise come cicatrici nella sua carne, c’erano azioni malvagie.
  • Mia madre è così irlandese che sputa trifogli.

Da “Paradise Sky“, ci sono alcuni elementi

  • Chiusi gli occhi a mia volta, pensando di rilassarmi qualche minuto, ma mi spensi come una candela quando il vento soffia forte
  • Le presi la mano da sotto la coperta. Era leggera come una falsa promessa, e sottile come carta velina.

Dal libro “Jane va a nord“, abbiamo scelto queste tre frasi:

  • Era nel pieno di un’estate del Texas orientale, così afosa durante il giorno che perfino una lucertola avrebbe avuto bisogno di un cappello di paglia.
  • Mi voglio ubriacare così tanto che se mi vedesse un alcolizzato si sentirebbe in imbarazzo.
  • Era così grosso da poter reggere la torcia alla Statua della Libertà mentre lei si incipriava il naso.

 

Cosa hanno in comune tutte queste frasi tratte dai libri di Lansdale?

In tutte le frasi c’è un come, è così che Lansdale rende uniche le sue descrizioni e le sue storie, creando delle similitudini che con poche pennellate ci fanno capire il concetto meglio di cento parole.

A volte possiamo trovare il così al posto del come, ma la struttura della similitudine è la stessa ed è una similitudine in qualche modo “esagerata”, forte, potente, perché è così che devono essere i personaggi, i luoghi, le situazioni di una storia: tratteggiati in modo essenziale e allo stesso tempo unico.

Perché non provate anche voi a giocare con le similitudini così come fa Lansdale?

 

Prendete ad esempio la sua frase “Mia madre è così irlandese che sputa trifogli”: come potreste applicarla al protagonista della vostra storia usando questa struttura tipo?

<nome personaggio> è così <qualità> che <azione> <oggetto>, ad esempio:

Almudena è così cubana che parla solo salsa.

 

Oppure facendoci ispirare da questa espressione “i lavori erano diventati rari come i serpenti a sonagli battezzati”, che ha un’esagerazione esponenziale: già è raro anche nelle terre di Lansdale incontrare un serpente a sonagli, figuriamoci uno battezzato!

Come potreste provare a replicare una frase analoga anche voi seguendo questa struttura? Può aiutarvi inserire nella similitudine un animale, cosa che Lansdale fa spesso nelle sue storie.

Quindi con questa struttura: <chi> era diventato <cosa> come <animale> da <peculiarità inesistente.

Gli onesti erano diventati rati come le mucche dal pelo viola.

 

Forza provateci anche voi inserendo i vostri esperimenti nei commenti di questo articolo!

 

Concludiamo questo articolo con qualcosa da evitare prendendo a prestito le parole di Lansdale:

“I giorni passavano lenti e noiosi, come una mucca morta trascinata su una collina da una corda sottile”.

e con un augurio sperando che le vostre vacanze siano un po’ così:

“Afferrai quella musica e la cavalcai come un cavallo imbizzarrito. Le note erano farfalle, e io avevo con me il retino.”

 

 

Se non l’hai ancora fatto, ti consigliamo di leggere anche il nostro articolo “A lezioni di scrittura con Neil Gaiman“, troverai altri spunti preziosi per le tue storie!

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