Di nuovo insieme per un appuntamento con il cinema! Avete preso i popcorn?
A cosa vedere abbiamo pensato noi, scegliendo 6 film sulla scrittura per stimolare la creatività anche seduti sul divano.
Pronti a scoprire quali lungometraggi abbiamo scelto per voi? Iniziamo questo viaggio nella settima arte, allora!
“Kill your darlings” (2013)
Regia: John Krokidas
Gli interpreti: Daniel Radcliffe, Dane DeHaan, Elizabeth Olsen, Michael C. Hall, Jack Houston, Ben Foster
La trama: Ginsberg, Keruac, Burroughs sono ancora tre studenti qualunque alla Columbia di New York.
Tra volontà di creare, relazioni pericolose, ricerca di sé e della propria identità di autori ed esperienze giovanili, i tre si troveranno in diversi modi coinvolti in un crimine commesso dall’amico Lucien Carr.
Perché ve lo consigliamo? Perché anche gli atti più impensabili possono avere un ruolo in un movimento letterario.
A metà tra noir e film biografico, la pellicola mostra l’universo interiore e creativo dei tre protagonisti, nel suo scontro violento con la realtà esterna. Proprio come ha fatto la Beat Generation con la letteratura.
“Barton Fink – È successo a Hollywood” (1991)
Regia: Joel ed Ethan Cohen
Gli interpreti: John Turturro, John Goodman, Judy Davis, Steve Buscemi, Michael Lerner
La trama: Barton Fink è un acclamato sceneggiatore chiamato a scrivere per Hollywood. Ospite di un sinistro albergo e vittima del blocco dello scrittore, si imbatte in un agente assicurativo sospetto, un romanziere in realtà decaduto e una segretaria “ghostwriter”.
Finché la vicenda non prende una strana piega…
Perché ve lo consigliamo? Perché a volte gli eventi stessi della vita si confondono con una sceneggiatura.
Con ironia, intelligenza, tragedia mischiata a divertimento, va in scena l’assurdità dei fatti umani e una storia dai tratti stranianti.
“Harry a pezzi” (1997)
Regia: Woody Allen
Gli interpreti: Woody Allen, Richard Benjamin, Billy Crystal, Judy Davis, Bob Balaban, Elisabeth Shue, Demi Moore Robin Williams, Hazelle Goodman
La trama: Harry Block è uno scrittore bloccato (lo dice il nome), disprezzato e sfortunato in amore.
Per quale motivo? Perché utilizza le vicende private di conoscenti, amici e fidanzate per scrivere i suoi romanzi. Ma a volte la vita e la letteratura, se mescolate, giocano brutti scherzi…
Perché ve lo consigliamo? Perché vivere solo nell’arte può rivelarsi… problematico.
Con il suo stile inconfondibile e una sceneggiatura candidata agli Oscar, Woody Allen ci mostra le contraddizioni, le debolezze ma, proprio per questo, l’umanità che caratterizza gli scrittori, anche quelli che scelgono di votarsi alla sola arte.
“Barton Fink – È successo a Hollywood” (1991)
Regia: Joel ed Ethan Cohen
Gli interpreti: John Turturro, John Goodman, Judy Davis, Steve Buscemi, Michael Lerner
La trama: Barton Fink è un acclamato sceneggiatore chiamato a scrivere per Hollywood. Ospite di un sinistro albergo e vittima del blocco dello scrittore, si imbatte in un agente assicurativo sospetto, un romanziere in realtà decaduto e una segretaria “ghostwriter”.
Finché la vicenda non prende una strana piega…
Perché ve lo consigliamo? Perché a volte gli eventi stessi della vita si confondono con una sceneggiatura.
Con ironia, intelligenza, tragedia mischiata a divertimento, va in scena l’assurdità dei fatti umani e una storia dai tratti stranianti.
“The hours” (2002)
Regia: Stephen Daldry
Gli interpreti: Nicole Kidman, Meryl Streep, Julianne Moore, Ed Harris, Stephen Dillane
La trama: Le giornate di tre donne in tre momenti storici diversi, accomunate da dettagli che ruotano attorno al romanzo “La signora Dalloway”: Virginia Woolf, nel momento in cui ne ha iniziato la stesura; Laura Brown, infelice e bloccata in una vita familiare che le sta stretta nel 1951, ma che legge con gioia il libro di Virginia; Clarissa Vaughan, che porta il nome di Mrs. Dalloway nel 2001 e chiude il cerchio di vite presentato in questo film.
Perché ve lo consigliamo? Per scoprire che alcune opere riverberano il loro messaggio oltre il tempo.
“Andersen – Una vita senza amore” (2006)
Regia: Eldar Ryazanov
La trama: Hans Christian Andersen sin da bambino non ha una vita facile.
Nipote di un nonno ricoverato in manicomio, figlio di padre sconosciuto con una madre che ha avuto una figlia da un altro uomo, irriso per il suo fisico disarmonico e il suo canto da voce bianca, colui che diventerà uno dei più apprezzati scrittori del mondo cova numerosi sensi di frustrazione.
Li porterà nel proprio intimo anche in età adulta quando non gli mancherà l’apprezzamento dei potenti di Danimarca ma anche l’attenzione della censura politica.
Perché ve lo consigliamo? Per fare un viaggio in Danimarca, alla scoperta del volto dietro “La sirenetta”. Una pellicola davvero particolare, che vi consigliamo non solo per la trama, ma anche per il modo in cui il regista e sceneggiatore ha scelto di raccontarla, mescolando generi diversi per dare allo spettatore un ritratto tutt’altro che opaco.
“Heart of the sea – Le origini di Moby Dick” (2015)
Regia: Ron Howard
Gli interpreti: Chris Hemsworth, Benjamin Walker, Cillian Murphy, Tom Holland, Ben Whishaw
La trama: Nell’inverno del 1820 la baleniera del New England “Essex”, comandata dal capitano Polard spesso in contrasto con il primo ufficiale Chase, viene attaccata da una balena dalle dimensioni enormi.
Pochi marinai si salvano e tra di loro Thomas Nickerson, che all’epoca era poco più di un bambino. Costui trent’anni dopo e con un’iniziale riluttanza accetta di raccontare l’esperienza vissuta allo scrittore Herman Melville.
Sta per nascere uno dei capolavori della letteratura di tutti i tempi: “Moby Dick”.
Perché ve lo consigliamo? Per imbarcarsi alla caccia di una balena e di una grande storia.
Forse non tutti lo sanno, ma “Moby Dick” nasce da una storia vera unita alla creatività e alla fantasia di Herman Melville.
E con questa pellicola ci avventuriamo dietro le quinte di un’esperienza spaventosa, che ha donato al pubblico uno dei romanzi più letti e amati nella storia della letteratura mondiale.
Ron Howard con la sua visione ci ricorda due cose: è il modo in cui affrontiamo gli ostacoli a renderci esseri umani; è la nostra capacità di ascolto ed elaborazione a differenziare i nostri racconti dagli altri.
Siamo già arrivati alla conclusione: questi sono i film sulla scrittura che volevamo consigliarvi oggi, viaggiando tra autori tormentati e sognatori.
Ne avete già visto qualcuno? Oppure tutti questi titoli vi suonano nuovi e non vedete l’ora di cominciare? Commentate qui sotto, siamo curiosi di sapere cosa ne pensate!
Non vi bastano 6 pellicole? Allora non vi resta che aspettare il prossimo articolo, leggere il precedente oppure potete seguirci sui nostri canali social per scoprire le prossime in anteprima: ci trovate su Facebook, Instagram, LinkedIn e Twitter.
