Di nuovo insieme per un appuntamento con il cinema! Avete preso i popcorn?
A cosa vedere abbiamo pensato noi, scegliendo 6 film su scrittura e scrittori per stimolare la creatività anche seduti sul divano.
Selezionando le pellicole per questa raccolta, abbiamo voluto andare incontro a diversi gusti pensando a chi preferisce i biopic, a chi cerca un protagonista in cui rivedersi, a chi cerca un mentore, a chi non sa come gestire la storia che vuole raccontare e i suoi personaggi.
Pronti a scoprire quali lungometraggi abbiamo scelto per voi? Iniziamo questo viaggio nella settima arte, allora!
“Il giovane favoloso” (2014)
Regia: Mario Martone
Gli interpreti: Elio Germano, Michele Riondino e Anna Mouglalis
La trama: “Il giovane favoloso” inizia con la visione di tre bambini che giocano dietro una siepe, nel giardino di una casa austera.
Sono i fratelli Leopardi, e la siepe è una di quelle oltre le quali Giacomo cercherà di gettare lo sguardo, trattenuto nel suo anelito di vita e di poesia da un padre severo e convinto che il destino dei figli fosse quello di dedicarsi allo “studio matto e disperatissimo” nella biblioteca di famiglia, senza mai confrontarsi con il mondo esterno.
Perché ve lo consigliamo? Per conoscere l’uomo dietro “L’infinito”.
“Il giovane favoloso” ci racconta la vita tormentata di uno degli autori più sensibili e colti della nostra letteratura, e ci dona il ritratto di un uomo che amava la scrittura e la lettura tanto da dedicare tutta la sua vita a queste.
Più che le opere, la cui lettura con la voce di Elio Germano trova ampio spazio durante tutto il film, sono i rapporti personali dell’autore a fare da cardine nella narrazione: la famiglia, Pietro Giordani, Antonio Ranieri e Fanny Targioni Tozzetti.
È forte in tutta la pellicola il senso di isolamento e il bisogno di evasione di Leopardi, che vediamo spostarsi in tutta Italia mentre la sua salute peggiora e continua a scrivere, senza mai stancarsi.
“Il ladro di orchidee” (2003)
Regia: Spike Jonze
Gli interpreti: Nicolas Cage, Meryl Streep e Chris Cooper
La trama: Quattro personaggi: Susie ha scritto un libro sui ladri di piante di orchidea dalle quali si può ottenere un tipo di sostanza stupefacente molto particolare. Johnny è il ladro, un tipo duro e segnato dalla vita e dai traffici illeciti.
Charlie, timido e impacciato, fa lo screen writer e deve adattare il romanzo di Susie per una sceneggiatura di un film. E infine c’è Donald, fratello gemello di Charlie, anche lui sceneggiatore.
Charlie è in crisi creativa e passa le sue giornate cercando disperatamente di farsi venire un’ idea, ma si perde guardando la fotografia di Susan stampata sul retro della copertina del libro.
Fin qui tutto risulta piuttosto semplice, ma le cose si complicano nel momento in cui i vari personaggi si adattano agli altri.
Perché ve lo consigliamo? Per rimanere intrappolati nel blocco dello scrittore e uscirne insieme al protagonista.
Seguiamo due scrittori alle prese con due avventure letterarie: una scrive la storia di cui l’altro dovrà redigere la sceneggiatura per il grande schermo.
Per entrambi vediamo il processo creativo che si vede ostacolato e, al contempo, aiutato da altri personaggi e dalle loro storie. Un pellicola davvero interessante per il modo in cui racconta i diversi approcci alla scrittura, mostrando come essere scrittori non possa non intrecciarsi con l’essere umani. E come, alla fine, diventi strumento di redenzione e scintilla per il cambiamento.
“Colette” (2018)
Regia: Wash Westmoreland
Gli interpreti: Keira Knightley, Dominic West
La trama: Parigi, 1893. Gabrielle Sidonie Colette ha solo vent’anni quando sposa Henry Gauthier-Villars, Willy per gli amici, tutti ricchi e famosi.
Scrittore egocentrico e critico eminente, Willy conduce Gabrielle a Parigi e la introduce nei salotti letterari e artistici. Intelligente e acuta, Gabrielle si integra rapidamente e il suo talento per la scrittura si rivela.
Perché ve lo consigliamo? Per scoprire una straordinaria storia di emancipazione, non solo di genere, ma anche creativa.
La storia di Colette è l’occasione per riflettere su alcuni temi estremamente attuali, sulla maternità o paternità di un’opera e per pensare al proprio rapporto con la scrittura, la creatività, il processo creativo e i propri personaggi.
Siamo certi che il prossimo titolo sia tra i primi che vi è balzato in mente nella categoria “film su scrittura e scrittori”:
“Scoprendo Forrester” (2006)
Regia: Gus Van Sant
Gli interpreti: Sean Connery, Rob Brown
La trama: Jamal Wallace è uno studente del Bronx con una grande passione per la letteratura e un altrettanto grande amore per il basket. Casualmente entra in contatto con William Forrester, uno scrittore che vinse il Premio Pulitzer con l’unico libro pubblicato.
Perché ve lo consigliamo? Perché spesso il rapporto tra mentore e allievo si capovolge e genera un’esplosione creativa.
“Scoprendo Forrester” è l’unione di tanti elementi che vanno dalla creatività al rapporto allievo-mentore, dal razzismo alla definizione di talento e aspirazione, e che restituiscono una storia commovente e ricca di spunti di riflessione.
“Midnight in Paris” (2011)
Regia: Woody Allen
Gli interpreti: Owen Wilson, Rachel McAdams, Tom Hiddleston, Adrien Brody, Kathy Bates e Marion Cotillard
La trama: Gil (sceneggiatore hollywoodiano con aspirazioni da scrittore) e la sua futura sposa Inez sono in vacanza a Parigi con i piuttosto invadenti genitori di lei.
Gil è già stato nella Ville Lumière e ne è da sempre affascinato. Lo sarà ancor di più quando una sera, a mezzanotte, si troverà catapultato nella Parigi degli Anni Venti con tutto il suo fervore culturale.
Perché ve lo consigliamo? Perché tutti sognano di incontrare i propri idoli letterari e di viaggiare nel tempo, ma bisogna fare attenzione a non perdere di vista il presente.
Una storia delicatissima, adatta (e dedicata, potremmo dire) a noi scrittori-sognatori, che ci mette di fronte alla bellezza e alla pericolosità dei sogni.
“Happy family” (2010)
Regia: Gabriele Salvatores
Gli interpreti: Fabio De Luigi, Diego Abatantuono, Margherita Buy, Fabrizio Bentivoglio e Carla Signoris
La trama: Filippo e Marta hanno sedici anni e la ferma decisione di sposarsi.
Marta dovrà persuadere i suoi genitori, passando sopra l’isteria della madre e l’indolenza del padre, Filippo dovrà convincere la madre ma può contare sulla benedizione del suo secondo marito, Vincenzo.
Alla cena che riunisce alla stessa tavola i figli cocciuti e i parenti sballati, finisce anche Ezio, il narratore di questa storia, coinvolto da un incidente in bicicletta e convinto da un colpo di fulmine in ascensore.
Perché ve lo consigliamo? Perché i nostri personaggi possono ribellarsi e bisogna sapere cosa fare.
Un po’ come “6 personaggi in cerca d’autore”, in questa pellicola il confine tra carta e realtà si confonde e i personaggi pensano per sé, in fondo sono persone pure loro!
“Happy family” è un film leggero, ma non per questo meno interessante di altri più “impegnativi”, perché ci pone davanti a scenari comuni a chiunque scriva storie: la contaminazione tra vita vera e finzione, personaggi che prendono vita e hanno richieste, immergersi talmente in un racconto da non riuscire (quasi) a uscirne.
Siamo già arrivati alla conclusione: questi sono i film su scrittura e scrittori che volevamo consigliarvi oggi, viaggiando tra autori tormentati e sognatori.
Ne avete già visto qualcuno? Oppure tutti questi titoli vi suonano nuovi e non vedete l’ora di cominciare? Commentate qui sotto, siamo curiosi di sapere cosa ne pensate!
Non vi bastano 6 pellicole? Allora non vi resta che aspettare il prossimo articolo, leggere il precedente oppure potete seguirci sui nostri canali social per scoprire le prossime in anteprima: ci trovate su Facebook, Instagram, LinkedIn e Twitter.